31/01/2022
Cassazione Civile, Sez. Un., 31 dicembre 2021, n. 42093

E' di pochissimo tempo fa un'interessante sentenza della Suprema Corte di Cassazione in materia di prededuzione del credito del professionista.

Il credito del professionista incaricato dal debitore di ausilio tecnico per l’accesso al concordato preventivo o il perfezionamento dei relativi atti è considerato prededucibile, anche nel successivo e consecutivo fallimento, se la relativa prestazione, anteriore o posteriore alla domanda di cui all’art.161 l.f., sia stata funzionale, ai sensi dell’art.111 co.2 l.f., alle finalità della prima procedura.

Questo nell'ottica di contribuire con inerenza necessaria, secondo un giudizio ex ante rimesso all’apprezzamento del giudice del merito, alla conservazione o all’incremento dei valori aziendali dell’impresa, sempre che il debitore venga ammesso alla procedura ai sensi dell’art.163 l.f., ciò permettendo istituzionalmente ai creditori, cui la proposta è rivolta, di potersi esprimere sulla stessa.

Restano impregiudicate:

  •  da un lato, la possibile ammissione al passivo, con l’eventuale causa di prelazione;
  • dall’altro, la non ammissione, totale o parziale, del singolo credito ove si accerti l’inadempimento della obbligazione assunta o la partecipazione del professionista ad attività fraudatoria.

 Lasciamo spazio alle Vostre riflessioni, disponibili ad un confronto.

Al prossimo approfondimento.

                                                                                                                                                                                            Hamilton SpA