08/09/2021
La prescrizione per i crediti commerciali

La prescrizione è un mezzo con cui l’ordinamento giuridico opera l’estinzione dei diritti, quando il titolare non li esercita, entro il termine previsto dalla legge (art. 2934 c.c.).

L’ordinamento civile nostrano, in forza del principio della certezza dei traffici giuridici, non consente che i terzi rimangano in una situazione di permanente incertezza sulla volontà del titolare di esercitare o meno il proprio diritto, pertanto, trascorso un certo termine senza che quest’ultimo lo abbia esercitato, ricollega a questo comportamento una presunzione assoluta di rinuncia allo stesso.

Nell’ambito dei crediti commerciali esistono diverse categorie di credito, ciascuna con un diverso termine di prescrizione:

  • 10 anni - vale per tutte le tipologie di credito non espressamente indicate come eccezioni.
  • 5 anni - vale per diverse tipologie di contratti tra cui la locazione (per il pagamento dei canoni), il mutuo (per il pagamento delle rate), l’assicurazione e il risarcimento danni derivanti da fatti illeciti.
  • 3 anni - vale i crediti professionali (notai, commercialisti, avvocati) e per il bollo auto.
  • 2 anni - vale per il mondo delle utilities e delle bollette di luce, gas e acqua.
  • 1 anno – vale per le rette scolastiche, gli atti giudiziari e le spese in strutture ricettive; stesso termine per i crediti commerciali relativi a spese di trasporto ex art. 2951 c.c. con una proroga di 18 mesi per spedizioni che iniziano o terminano fuori dall’Europa.

Alla luce dei diversi termini prescrizionali, l’azienda deve organizzare la sua attività di recupero, tenendo ben presente che una fattura rimasta insoluta rappresenta un rischio importante, soprattutto se si considera che spesso il comportamento del debitore non è unico, ma reiterato.

Gli strumenti a disposizione dell’azienda per interrompere la prescrizione sono diversi e molto semplici da attuare, tuttavia in una gestione massiva possono essere utilizzati con un ritardo “fatale”.

In generale si procede con un sollecito di pagamento (c.d. diffida di pagamento) o tramite raccomandata A/R o tramite PEC, nel quale vengono evidenziati i dettagli del credito.

Per interrompere la prescrizione, inoltre, le aziende possono procedere con la ricognizione del debito, ossia una dichiarazione unilaterale da parte del debitore che attesta l’esistenza del debito e il conseguente diritto per il creditore ad ottenere la somma dovuta.

La ricognizione ha dei risvolti di tutto rispetto per il creditore in quanto inverte l’onere probatorio in un’eventuale fase giudiziale e, oltre a ciò, in tale contesto è anche possibile richiedere la provvisoria esecuzione di un decreto ingiuntivo.

In conclusione, la gestione dei crediti commerciali è  un aspetto fondamentale per un’azienda e affidarne la gestione ad una società esperta porta molteplici vantaggi, immediatamente visibili all’occhio del creditore.

 

                                                                                                                                   Hamilton SpA